martedì 10 agosto 2010

La Cultura del Rispetto 2




Il sito della cosiddetta "casa della legalità", autorefe-renziale denominazione per un gruppo di persone impegnate a perseguire casi e situazioni che, a loro insindacabile giudizio (!), ledono diritti civili e costituzionali degli italiani, ha posto in atto un gravissimo attacco ad un nostro emerito concittadino.
In una delle loro scorribande nel nostro comprensorio hanno preso di mira il nostro ex Sindaco Marco Melgrati, pubblicando in internet un video fortemente diffamatorio nei suoi confronti.
La gravità del fatto è che, nei dieci minuti di gratuito "sputtanamento" mediatico, si mostrano nei dettagli immagini assolutamente private del neo eletto Consigliere Regionale, immagini della sua abitazione sulle alture alassine, con riprese ravvicinate della proprietà, dell'ingresso e addirittura dei nomi riportati sul citofono.
Gravissimo atto che oltre a infrangere i più fondamentali diritti di privacy è un vergognoso atto lesivo della sicurezza della famiglia di Marco Melgrati, che notoriamente è composta anche da bambini in tenera età.
Il diritto, costituzionalmente riconosciuto alla critica politica non deve, e non può, trascendere in simili delinquenziali comportamenti che - non voglia il cielo - potrebbero portare ad istigare menti deboli e compromesse nei riguardi del nostro concittadino Marco.
Il confronto politico deve svolgersi sull'adeguato agone, così come quello giudiziario ha le sue opportune sedi.
Minare la sicurezza personale dei propri avversari politici, così come ha fatto questa sedicente "casa della legalità" è un atto gravissimo.
Speriamo che il Consigliere Melgrati prenda le dovute iniziative a tutela non solo della propria privacy ed integrità, ma anche a difesa di quanti siano oggetto di attacchi strumentali ed efferati come quello descritto.
Non possiamo poi che stigmatizzare lo squallido comportamento di siti facenti capo all'opposizione consiliare alassina che, con una miseria mentale che li ha contraddistinti, hanno riportato nelle loro pagine il link al video.
Esprimiamo con queste righe piena solidarietà a Marco.

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